Orso Blu non vuole dormire

È questo il libro, fra i quattro, che più approfondisce il legame intenso tra Tom ed Orso Blu. Tom è un bambino grande, capace di tante autonomie, beve il latte dalla tazza senza sbrodolarsi, sa, con un piccolo aiutino, vestirsi da solo, disegnare, ma soprattutto è capace di amare gli amici, in particolare Orso Blu. Tom sa prestare i suoi occhi all’orsetto perché si stupisca di fronte ai colori dell’autunno. Sa fargli provare il brivido della velocità, persino gli fa gustare gli spinaci. Ma deve fare le acrobazie perché Orso Blu accetti di dormire. Eh sì, non è facile smettere di provare tante emozioni e di vivere l’entusiasmante esperienza di fare i salti sul letto! Orso blu è pieno di energia, di necessità, di aspirazioni…Ma quando è troppo é troppo, la pazienza finisce e la mamma interviene con fermezza: “Subito a letto”. La luce piccola illumina il libro che racconta la solita storia degli orsi. Il rituale seda gli animi e predispone al sonno che sarà popolato di sogni.

Ci viene in mente la storia di un bambino che, quando stava per addormentarsi chiedeva come poteva chiudere gli occhi, non accorgersi più di quanto accadeva intorno a lui, ma soprattutto come poteva il sonno produrre i sogni. Si dava la risposta: “È come avere una televisione nel cervello” e il papà: “Sì una televisione dove tu sei quello che inventa e comanda gli spettacoli, il regista e il tutto magari si confonde con quello che hai vissuto durante il giorno”

Gilda Bertan
Emma Tellatin